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Caro m'è 'l sonno, e più l'esser di sasso,
mentre che 'l danno e la vergogna dura;
non veder, non sentir m'è gran ventura;
però non mi destar, deh, parla basso.

Al tornar de la mente, che si chiuse
dinanzi a la pietà d'i due cognati,
che di trestizia tutto mi confuse,

novi tormenti e novi tormentati
mi veggio intorno, come ch'io mi mova
e ch'io mi volga, e come che io guati.

Bisogna andare molto indietro nel tempo per trovare l'origine del mio tormento, bisogna riandare a quegli albori della mia giovinezza in cui mi creai un simulacro di donna per adorarla. Mi sfinii con quella creatura immaginaria, poi vennero gli amori reali e con essi non raggiunsi mai quella felicità immaginaria di cui portavo in me l'ideale. Ho saputo cosa significa vivere per una sola idea e con una sola idea; isolarsi in un sentimento, perdere di vista l'universo e porre tutta la propria esistenza in un sorriso, in una parola, in uno sguardo.

Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra lá perdura gente.

Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e'l primo amoré.

Dinanzi a me bom fuor cose create
se non etterne, e io etterna duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate.

Queste parole di colore escuro
vid'io scritte al sommo d'una porta;
per ch'io: 'Maestro, il senso lor m'è duro'.

Ed elli a me, come persona accorta:
'Qui si convien lasciare ogne sospetto;
ogne viltà convien che qui sia morta.

Noi siam venuti al loco ov' i' t'ho dentro
che tu vedrai le genti dolorosa
c'hanno perduto il ben de l'intelletto.

E poi che la sua mano a la mia puose
com lieto volto, ond'io mi confortai,
mi mise dentro a le segrete cose.

Guardami in faccia, e poi dimmi quale speranza consentir mi potrebbe questa protuberanza! Io non m'illudo, no. Talor certo, m'avviene d'intenerirmi anch'io nelle notti serene;e, se in qualche giardino entro, aspirando il maggio con il mio poveraccio di naso, sotto un raggio di argento qualche donna che passeggia a braccetto di un cavaliere io seguo, e il cor mi balza in petto, e penso, ahimè, che anch'io vorrei meco averne una per passeggiare a lenti passi sotto la luna. E mi esalto, e m'oblio... Quand'ecco all'improvviso l'ombra del mio profilo su pel muro ravviso!

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