Sécate las lágrimas y mira el fin con serenidad. Hubieras gozado más de la vida despreocupándote de la eternidad, pero es demasiado tarde. En este último instante goza al menos del prodigio de vivir en la verdad tangible antes de caer en la nada.
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Ciascuno esamini i propri pensieri: li troverà sempre occupati dal passato e dall'avvenire. Non pensiamo quasi mai al presente, o se ci pensiamo, è solo per prenderne lume al fine di predisporre l'avvenire. Il presente non è mai il nostro fine: il passato o il presente sono i nostri mezzi; solo l'avvenire è il nostro fine. Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e, preparandoci sempre ad essere felici, è inevitabile che non siamo mai tali.
Il pensiero che sarei morto presto è stato il più grande aiuto che abbia avuto per prendere le decisioni importanti della mia vita. Perché praticamente tutto - tutte le aspettative del mondo esterno, tutto l’orgoglio, tutte le paure e gli imbarazzi della sconfitta - tutte queste cose semplicemente svaniscono di fronte alla morte, lasciando solo quel che è importante. Ricordarvi che dovrete morire è il modo migliore per non cadere nella trappola, e pensare di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è motivo per non seguire il vostro cuore.
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View PlansQuando non c’è più speranza nel futuro, il presente si colora di una spaventosa amarezza.
Quanto durerebbe se fosse vero? il tempo di stringerti tra le braccia. La gioventù rende bello tutto, persino l'infelicità. Incanta quando con i riccioli di una chioma bruna può asciugare le lacrime man mano che scorrono sulle guance. Ma la vecchiaia rende brutta persino la felicità; nell'infelicità è ancora peggio: i radi capelli bianchi che restano sulla testa calva di un uomo non saranno mai abbastanza lunghi da asciugare le lacrime che cadono dai suoi occhi.
Anche oggi tempo splendido, una di quelle gloriose giornate della Sierra in cui ci si sente come dissolti, assorbiti, spinti innanzi pulsanti, non si sa dove. La vita non pare né lunga né breve, non ci si preoccupa di risparmiare tempo o di affrettarsi più di quanto facciano alberi e stelle. Questa è la vera libertà, un buon surrogato mortale dell'immortalità.
L'éternité, c'est long ... surtout vers la fin.
Ma io non ci tengo tanto a essere felice, preferisco ancora la vita. La felicità è una bella schifezza e una carogna e bisognerebbe insegnarle a vivere. Non siamo della stessa razza, io e lei, e a me non me ne frega niente.
Vive de tal forma que al mirar hacia atrás no lamentes haber desperdiciado la existencia.
Vive de tal forma que no lamentes las cosas que has hecho ni desees haber actuado de otra manera.
Vive con sinceridad y plenamente.
Vive.
At the end of our lives, we mostly regret the risks we didn't take, the dreams we didn't do and the love we failed to give. If those things are going to be important to you at the end, make them important to you right now.
no debes seguir anclada al pasado y asustada por el futuro. Tienes una sola vida, pero si la vives bien, es suficiente.
Non passate la vostra vita vivendo quella di qualcun altro. [...] Siate affamati, siate folli. [...] Solo chi è così folle da pensare di cambiare il mondo, alla fine lo cambia veramente.
Tu vivi solo una volta, ma se lo fai bene, una volta è abbastanza.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della Follia.
Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta. I momenti che si oppongono alla realizzazione di entrambi i due stati-limite sono della stessa natura: conseguono dalla nostra condizione umana, che è nemica di ogni infinito.
Vi si oppone la nostra sempre insufficiente conoscenza del futuro; e questo si chiama, in un caso, speranza, e nell'altro, incertezza del domani. Vi si oppone la sicurezza della morte, che impone un limite a ogni gioia, ma anche a ogni dolore. Vi si oppongono le inevitabili cure materiali, che, come inquinano ogni felicità duratura, cosi distolgono assiduamente la nostra attenzione dalla sventura che ci sovrasta, e ne rendono frammentaria, e perciò sostenibile, la consapevolezza.
Sono stati proprio i disagi, le percosse, il freddo, la sete, che ci hanno tenuti a galla sul vuoto di una disperazione senza fondo, durante il viaggio e dopo.
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